Newsletter
La newsletter, che in italiano viene tradotta con il termine bollettino, non è altro che un semplice aggiornamento che un’azienda, un brand, un ente, un’associazione inoltrano ai propri clienti o membri.
Si tratta di un concetto che nasce in forma cartacea ma che, ad oggi, è quasi totalmente realizzata attraverso la posta elettronica.
Si tratta di un potente strumento di marketing a bassissimo costo. Permette di fidelizzare i clienti, di tenerli sempre aggiornati sulle novità che riguardano l’azienda e di tenere vivo il loro interesse.
Quali sono i fattori indispensabili per una newsletter che funzioni?
1- Deve essere utile e interessante (che banalità eh, eppure così tante newsletter sono talmente noiose, ridondanti, ripetitive, e asettiche che mi è parso giusto mettere questa caratteristica in cima alla lista)
2- Il linguaggio utilizzato deve essere coerente con quello dell’azienda/brand.
Non c’è infatti una vera e propria regola riguardante il tono da utilizzare, ogni azienda/brand ha infatti una sua personalità e un diverso tone of voice. Un linguaggio più formale sarà più calzante in determinate condizioni e per determinate realtà lavorative mentre un tono più colloquiale, scherzoso o addirittura irriverente può essere la chiave per una realtà diversa.
3- Tempistiche. Questo punto penso si spieghi da solo, BOMBARDARE di mail i propri clienti non potrà mai e poi mai essere una tecnica proficua.
4-La possibilità di cancellazione deve essere facile e comprensibile a tutti. La finalità della newsletter non deve mai essere quella di invadere lo spazio privato senza il consenso. Se un utente si iscrive per errore, o più semplicemente cambia idea riguardo il proprio interesse nei vostri confronti, è vostra priorità LIBERARLO dalle vostre comunicazioni.
5- Dare un buon motivo ai tuoi utenti per entrare a far parte della “community”. Invogliare quindi gli utenti ad iscriversi anche attraverso delle attenzioni speciali. Sconti particolari riservati ai soli membri della newsletter, privilegi riguardo contenuti disponibili in esclusiva, precedenza rispetto agli acquisti, omaggi ecc.
Come creare una Newsletter gratuitamente?
Se avete un sito web realizzato con la piattaforma WordPress potrete usare il plugin gratuito Sendinblue (gratuito fino ad un invio massimo di 300 mail al giorno – 9000 mail al mese -, superate le quali sarà necessario attivare un abbonamento o acquistare dei crediti.
Una volta installato il plugin sarà possibile importare la lista dei vostri contatti e creare un form di iscrizione personalizzato attraverso un editor html che permetterà di modificare direttamente il codice per personalizzarne l’aspetto prettamente stilistico ma anche stabilire quali informazioni richiedere all’utente che intenda iscriversi; aggiungere il Captcha (codici di sicurezza informatica, per esempio avrete sicuramente incontrato il Captcha –non sono un robot- o quello dove bisogna riconoscere le lettere o, ancora, quello dei semafori – per intenderci-) da integrare all’interno delle pagine del vostro sito. Potrete decidere di aggiungere una casella per il consenso alle condizioni generali (caldamente consigliato per una questione di GDPR).
Con questo plugin sarà possibile inoltre personalizzare una mail di benvenuto che verrà automaticamente inviata a tutti i nuovi iscritti.
Il potere dei CODICI SCONTO
Chi non ama gli sconti?
Premesso che per entrare a far parte di una newsletter l’utente deve aver mostrato, in prima persona, l’ interesse verso una determinata azienda o brand, viene da se una naturale predilizione verso quei contenuti che portano con se un “vantaggio” economico.
I codici sconto sono parole o una serie di lettere e numeri che possono essere inseriti al momento del pagamento di un acquisto online che consentirà allo shopper di usufruire di un’offerta speciale, essendo questi codici noti anche come codici coupon.
Il codice sconto, all’interno del plugin Woocommerce (plugin che permette appunto la vendita online all’interno del proprio sito WordPress) è molto personalizzabile. Si può applicare uno sconto ad un singolo prodotto o all’intero acquisto. Si può scegliere uno sconto in percentuale o un fisso. Si può prevedere una spedizione gratuita. Inoltre è possibile stabilire se i vari codici sconto siano cumulabili o utilizzabili singolarmente; se siano validi per un solo acquisto o più volte all’interno di un determinato periodo. Insomma le possibilità per creare codici sconto interessanti e vantaggiosi ci sono tutte.
Per quanto riguarda i nomi da dare ai codici sconto, largo alla fantasia, io, personalmente, preferisco sempre dare un senso pratico per rendere il codice più facilmente memorizzabile per l’utente e per l’effetto evocativo. ” FREE.SHIPPING ” ad esempio, più chiaro di così, il cliente avrà già capito che si tratta di un codice sconto che da diritto alla spedizione gratuita sull’acquisto, o ” SAVE20 ” abbastanza intuitivo che si tratterà di uno sconto che può essere di 20 euro o del 20 percento (informazione che l’utente troverà chiaramente spiegata nel corpo del messaggio della mia newsletter).
Bene, spero che questa breve infarinatura riguardo l’utilità e il funzionamento delle newsletter e dei codici sconto sia stata interessante e vi abbia fatto venire qualche idea da mettere in pratica.
L’ obiettivo è quello di raggiungere il migliore posizionamento di un sito web nella pagina dei risultati di ricerca.
Google scansiona il Web alla scoperta di nuovi contenuti con sofisticati programmi. Trovate nuove pagine, gli spider seguono i link rilevati alla scoperta di nuovi contenuti in un processo a catena continuo.
Distinzione tra indicizzazione e posizionamento:
Indicizzazione: fa in modo che tutte le pagine di un sito web siano ricercabili dagli utenti.
Posizionamento: ha lo scopo di migliorare il valore del ranking, cioè la posizione di un determinato sito web nelle pagine dei risultati di ricerca. Il posizionamento nella SERP ci indica quanto un motore di ricerca ha reputato rilevante una pagina web in base alle parole chiave ricercate.
La SEO purtroppo non è una scienza esatta, in primo luogo perchè i motori di ricerca sono in continua evoluzione e i paramentri cambiano continuamente, in secondo luogo perchè i motori di ricerca non “svelano” troppo riguardo i propri algoritmi e funzionamenti. Tutto ciò che ci è dato sapere è frutto di studi di specialisti che effettuano quotidianamente test ed esperimenti e tanta, tanta pratica.
Quello che possiamo dire con certezza è che il processo di ottimizzazione SEO si può suddividere in tre momenti principali:
1- L’ OTTIMIZZAZIONE TECNICA: fase che permette ai motori di ricerca di accedere e indicizzare correttamente le pagine del tuo sito web.
2- La CREAZIONE DEI CONTENUTI: Che dovranno rispettare determinate caratteristiche e che otterranno più considerazione dai motori di ricerca quanto più riusciranno ad ottenere l’interesse del pubblico
3- PROMOZIONE DEI CONTENUTI: I contenuti all’interno di un sito devono essere pensati per essere condivisi. Quanto più si verrà condivisi e citati, tanto più si verrà apprezzati dai motori di ricerca. (di qui l’importanza del blog all’interno di un sito aziendale).
5 CONSIGLI PER CONTROLLARE E MIGLIORARE LA SEO DEL TUO SITO
Tutti vorrebbero essere i numeri uno e proprio per questo non è possibile che tutti siano i numeri 1.
Ci sono aspetti che vengono tenuti in considerazione dai motori di ricerca sui quali non possiamo fare nulla, come, ad esempio, la storicità del nostro dominio. I domini più recenti sono infatti per il primo periodo più svantaggiati in termini di SEO rispetto ai domini che esistono da anni.
Tuttavia ci sono delle strategie da tenere in considerazione per “crescere in classifica”. Di seguito di elenco 5 delle molte pratiche da seguire per l’ottimizzazione SEO:
1- LEGGIBILITÀ: Negli ultimi anni in particolar modo, i motori di ricerca danno una grossa importanza alla leggibilità da parte degli utenti, cioè alla facilità di leggere e comprendere i nostri contenuti. Si aspettano quindi la presenza di tag, descrizioni dei contenuti, l’utilizzo del grassetto per evidenziare parte dei testi. Un altro consiglio importante: invece di ingrandire e rimpiciolire i testi dei paragrafi, preferire all’interno delle pagine l’utilizzo dei tag H1 (per i titoli), H2 (per i sottotitoli), H3 (per le voci minori).
2- TEMPO DI CARICAMENTO: Se il tuo sito web si carica più lentamente, allora il tuo posizionamento nei motori di ricerca perderà molti punti. Immagini e video sono sempre accattivanti e sono anche indispensabili all’interno di un sito web ma, un sovraccarico di contenuti multimediali e effetti di animazioni rallentano il caricamento del sito stesso. Per questo motivo è preferibile NON caricare video direttamente nel sito ma preferire dei collegamenti da siti esterni (quali youtube), ottimizzare le immagini senza che queste perdano troppa definizione e non esagerare con le animazioni.
3- SCELTA DELLE KEYWORDS: Con il termine Keyword (parola chiave) si intende una o più parole, che gli utenti scrivono nei Motori di ricerca per trovare e consultare i siti di loro interesse. Per la scelta delle parole chiave, uno strumento utile è Google Trend all’interno del quale, per ogni parola chiave potrai analizzare l’andamento e l’interesse nel tempo degli utenti. Cliccando su Confronta hai la possibilità di inserire più di una parola chiave (fino ad un massimo di 5) per confrontare l’andamento delle parole chiave e scegliere così quale escludere e quale utilizzare. Questo è chiamato processo di convalida delle parole chiave.
5- CONTENUTI TROPPO BREVI: Non scrivere contenuti troppo brevi. Il requisito minimo di numero di parole per post è 300, quindi prova a fare fino a almeno 300 parole per post. Più alto è il numero di post meglio sarà la tua classifica.